Prenota un appuntamento onlineDoctolib Lifting facciale | Dr. Umberto Napoli
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Lifting facciale

Intervento di lifting facciale

L’azione del tempo e gli agenti atmosferici determinano il progressivo invecchiamento del viso.
La pelle perde la sua tonicità ed elasticità e la formazione delle rughe conferisce al viso quell’aspetto stanco spesso responsabile della perdita di autostima per molte persone.
Il lifting del viso, conosciuto anche come face lift o ritidectomia, è un intervento finalizzato a ridurre la lassità cutanea e a contrastare la formazione delle rughe, appiattendole e rendendole non più visibili.
L’obiettivo finale di questa procedura è il ringiovanimento complessivo del volto.
Il lifting viene dunque eseguito per trattare l’eccessivo rilassamento della pelle del viso dovuta alla scarsa trofia dei tessuti sottostanti.

Tra le alterazioni più comuni ed evidenti vi sono:

  • appiattimento della regione zigomatica
  • eccessivo inasprimento dei solchi naso jugali, dei solchi naso labiali e dei solchi labio jugali (rughe della marionetta)
  • alterazione del trofismo delle guance

Le cause che determinano questa trasformazione sono ovviamente da ricercarsi principalmente nel fisiologico invecchiamento dei tessuti, ma anche nell’esposizione ai raggi solari, nelle abitudini di vita, come per esempio il fumo di sigaretta, o in condizioni genetiche che determinano una eccessiva predisposizione familiare all’invecchiamento. È facile comprendere come il sollevamento e il riposizionamento dei tessuti del viso, oltre all’asportazione della pelle in eccesso, possano garantire un recupero di caratteristiche proprie del periodo giovanile. In questo modo, senza cambiare la fisionomia del viso né l’espressione della persona, è possibile ringiovanire l’intero aspetto del viso.
Il lifting facciale può essere eseguito da solo o in associazione ad altri trattamenti chirurgici, come per esempio la blefaroplastica o la rinoplastica.

Preparazione all’intervento

Tutti i casi devono essere attentamente valutati.
L’intervento non deve essere eseguito durante la gravidanza o l’allattamento. È preferibile non far coincidere la data dell’intervento con il ciclo mestruale. Prima dell’intervento vengono fornite al paziente un elenco di esami necessari per una corretta valutazione medica unitamente a un’informativa che raccoglie tutte le precisazioni che il paziente deve conoscere per poter affrontare serenamente questo tipo di intervento

  • Prima dell’intervento vengono richiesti sempre degli esami ematici, un elettrocardiogramma, una radiografia del torace e talvolta una TC del massiccio facciale.
  • Bisogna informare il medico di tutte le terapie farmacologiche. È necessario sospendere con almeno tre settimane di anticipo rispetto all’intervento, l’assunzione di farmaci a base di acido acetilsalicilico. L’ assunzione di farmaci anticoagulanti è considerata una controindicazione all’intervento. Tutte queste terapie devono essere adeguatamente discusse con il medico.
  • Il fumo di sigaretta deve essere sospeso circa tre settimane prima dell’intervento. Il fumo, infatti, riduce l’apporto ematico a livello del microcircolo e questo può causare un’alterazione nella cicatrizzazione dei tessuti aumentando il rischio di complicanze.
  • Il giorno prima dell’intervento è necessario procedere a una completa igiene del corpo. Bisogna rimuovere lo smalto dalle unghie delle mani e dei piedi e gli eventuali piercing. Non è consentito l’uso di make-up il giorno dell’intervento. Si consiglia sempre di indossare abiti comodi, apribili sul davanti e scarpe senza lacci.
  • È necessario un digiuno di almeno otto ore prima dell’intervento, ciò vale sia per i cibi solidi sia liquidi.
  • Si consiglia sempre di venire accompagnati e di avere un accompagnatore.
Anestesia

L’intervento può essere eseguito in anestesia generale o, a seconda dell’ entità del lifting che dovremmo eseguire, si può scegliere l’anestesia locale con la sedazione.

Profilassi antibiotica

La profilassi antibiotica viene eseguita sempre.
Di solito consiste nell’iniezione endovenosa dell’antibiotico prima che l’anestesia abbia inizio. La terapia antibiotica prosegue con la somministrazione per via orale a domicilio.

Intervento

Il lifting può avere una durata variabile a seconda del grado di correzione che decidiamo di eseguire. Generalmente la sua durata è compresa tra 2-3 ore. Tale tempo aumenta nel caso in cui si associno altre procedure chirurgiche come la blefaroplastica o la rinoplastica.
Le incisioni possono trovarsi in sedi differenti a seconda che si decida di procedere con un lifting del terzo superiore, del terzo medio o del terzo inferiore del viso.
In tutti i casi, alle incisioni cutanee segue una fase di scollamento dei tessuti. Una volta ottenuta la mobilitazione dei tessuti sottocutanei, questi vengono trazionati e ancorati nella nuova posizione in maniera tale da garantire quell’effetto di freschezza del volto di cui abbiamo parlato. Si procede quindi all’asportazione del tessuto cutaneo in eccesso che deve essere adeguatamente misurato e asportato nelle giuste proporzioni e, in ultimo, si procede con la sutura cutanea che deve essere senza tensione.
Già da questa spiegazione semplificata e facile comprendere come l’intervento di lifting facciale sia un intervento estremamente variabile da individuo a individuo. Le manovre chirurgiche non possono essere quindi oggetto di standardizzazione ma devono essere adeguate al singolo soggetto in funzione delle caratteristiche individuali.

Decorso post operatorio

  • Gonfiore ed edema: trattandosi di un intervento che viene effettuato sul viso, l’edema dei tessuti cutanei rappresenta il primo degli elementi che vediamo comparire nell’immediato post operatorio. Soprattutto durante la prima settimana, il volto si presenta piuttosto gonfio. Questa condizione viene sempre riferita dal paziente ma non deve essere un motivo di allarme. Il gonfiore di solito regredisce abbastanza rapidamente nell’arco di alcuni giorni, tuttavia parte del gonfiore residuo, soprattutto in aree come gli zigomi, può regredire più lentamente, impiegando alcune settimane o mesi.
  • Dolore: il dolore è in genere di moderata entità e facilmente controllabile con i comuni antidolorifici.
    La comparsa di un forte dolore persistente, o di un improvviso gonfiore del viso deve sempre far pensare ad un sanguinamento e, conseguentemente, alla comparsa di un ematoma. Questi 2 elementi devono essere sempre segnalati al proprio medico chirurgo. Di solito si consiglia riposo a letto per 2 – 4 giorni.
    Si consiglia di dormire in ambienti freschi con alle 2 -3 cuscini per mantenere il capo sollevato il rispetto al corpo. Occasionalmente può essere consigliabile l’utilizzo di impacchi freschi da applicare sul volto per ridurre il dolore è il senso di tensione.
  • Ecchimosi: le ecchimosi o lividi sono piuttosto comuni, si localizzano in prossimità degli occhi e possono richiedere da 10 a 20 giorni per riassorbirsi completamente.
Precauzioni post operatorie

Ci sono alcune indicazioni di buon senso che è bene conoscere e che possono aiutare la gestione della quotidianità dopo un intervento di lifting facciale. Si consiglia di non assumere alcolici, né di assumere bevande o cibi molto caldi. Anche l’assunzione di farmaci come per esempio l’aspirina deve essere evitata. Non bisogna fumare e bisogna evitare di chinare il capo.
I capelli possono essere lavati anche prima di rimuovere i punti di sutura richiedendo però l’autorizzazione al proprio chirurgo. Il viso può essere lavato delicatamente evitando di bagnare le aree cutanee dove sono presenti le suture chirurgiche. Si consigliano abiti comodi che possono essere indossati senza la necessità di far passare la testa attraverso di essi; in tal senso si prediligono le camicie o abiti con scollo svasato.
È sempre consigliabile non piegare il capo verso il basso ed evitare di compiere sforzi fisici importanti.

Complicanze

Come spiego sempre a tutti i miei Pazienti, tra il prima e il dopo esiste un durante, esiste cioè una fase in cui il viso, appena operato, deve guarire. Durante questo periodo possono comparire vari ostacoli che possono minare la corretta guarigione. È sempre bene conoscere questi aspetti.
Come tutti gli interventi anche il lifting può accompagnarsi ad alcune complicanze che possono essere distinte in specifiche e a specifiche.

Complicanze Aspecifiche

Entrano in questo gruppo tutte le complicanze comuni che si possono osservare in tutti gli interventi chirurgici:

  • Sanguinamento
  • Emorragia
  • Ematoma
  • Infezione
Complicanze Specifiche

Si tratta di complicanze strettamente correlate all’interventi di lifting.

  • Lesioni nervose sensitive o motorie
  • Deficit di sollevamento del sopracciglio
  • Asimmetrie cutanee
  • Retrazione della palpebra inferiore

Risultato finale

Il raggiungimento del risultato finale rappresenta la somma di molti elementi, innanzitutto la scelta dell’atto chirurgico da effettuare e la modalità con cui questo viene eseguito. Ma molto dipende anche da fattori che non sono sempre controllabili come la guarigione dei tessuti, la stretta osservanza delle indicazioni post-operatorie, la qualità della pelle, la forma del viso, le caratteristiche individuali di cicatrizzazione etc. Oltre a questo si deve sempre considerare il punto di partenza che è diverso per ogni individuo e assolutamente personale. Così, lo stesso intervento eseguito dallo stesso chirurgo con la stessa modalità, può non garantire gli stessi risultati. Bisogna inoltre considerare che pur mettendo a disposizione dei pazienti tutte le conoscenze a propria disposizione possono residuare difetti di piccola o media entità oltre che qualche irregolarità.
Di solito la guarigione avviene piuttosto rapidamente, ma il risultato definitivo può essere apprezzato dopo un periodo di circa 6 mesi. Questo tempo è necessario perché gonfiore ed ecchimosi derivanti dall’intervento chirurgico possano riassorbirsi completamente.
Nell’affrontare questo intervento è sempre bene prendere in considerazione il fatto che si tratta di un intervento chirurgico e, come tale, poiché la chirurgia non è una scienza esatta, non sempre è prognosticabile il grado di miglioramento del difetto da correggere.